Anoressia

Dott.ssa
Alessandra Bulgarelli

Psicologa e Psicoterapeuta

Anoressia

Chi colpisce?

Oggi l’anoressia nervosa sembra colpire lo 0,28% delle adolescenti e delle giovani donne adulte dei paesi occidentali, dove esiste una forte pressione sociale verso la magrezza.
Il 90/95% delle persone colpite sono di sesso femminile; l’età di esordio del disturbo è compresa nella maggior parte dei casi tra i 12 e i 25 anni, con un doppio picco di maggiore frequenza a 14 e 18 anni.

In alcune categorie occupazionali l’anoressia nervosa sembra essere molto frequente; i casi tipici sono le professioni che rientrano nel mondo della moda e della danza.

Per quanto riguarda la scolarità non sembra ci siano differenze tra le persone affette da anoressia e quelle di pari età e classe sociale che non ne sono affette. È stata inoltre smentita la convinzione che le persone che sviluppano il disturbo abbiano un quoziente intellettivo superiore alla media (i risultati brillanti sono il risultato dell’impegno posto nello studio e non di particolari dote intellettive o mnemoniche).

Caratteristiche cliniche e decorso

  • L’anoressia nervosa nei casi tipici ha inizio nell’adolescenza con un marcato calo ponderale il successivo raggiungimento di un peso corporeo molto basso.
  • La perdita di peso è perseguita in modo attivo seguendo una dieta ferrea e molto ipocalorica e a volte un’attività fisica eccessiva e compulsiva.
  • In alcuni casi il disturbo è breve e guarisce senza nessun trattamento o con un trattamento breve, ma nella maggioranza dei casi persiste e richiede attenzione clinica.
  • Alcune persone per dimagrire si inducono il vomito oppure utilizzano altre forme non salutari di controllo del peso, come l’uso di lassativi o di diuretici.
  • Sintomi comuni, che si aggravano con il decremento ponderale e spesso scompaiono con il recupero del peso sono la depressione, i deficit di concentrazione, l’ossessività, l’isolamento sociale e la perdita dell’interesse sessuale.
  • Nel 10-20% dei casi si sviluppa una condizione che persiste per il resto della vita, danneggiando gravemente il funzionamento interpersonale, scolastico e/o lavorativo.
  • Il tasso di mortalità è del 5% per le complicanze della malnutrizione o per suicidio.
  • Fattori di prognosi positiva sono la giovane età e la breve durata di malattia, mentre fattori di prognosi negativa sono la presenza di problematiche mediche e psichiatriche coesistenti.

Criteri diagnostici

  • Retrizione dell’introito energetico rispetto al fabbisogno tale da condurre a un peso corporeo significativamente basso in rapporto all’età, al sesso, alla traiettoria evolutiva e alla salute fisica. Si definisce significativamente basso un peso che sia inferiore a quello minimo normale o, nel caso dei bambini e degli adolescenti, inferiore al peso minimo atteso per l’età e il sesso.
  • Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, o persistere in comportamenti che interferiscono con l’aumento di peso anche quando questo è significativamente basso.
  • Alterazione del modo in cui vengono vissuti il peso o le forme del corpo, influenza indebita del peso o delle forme del corpo sulla valutazione di sé, o persistente mancanza di riconoscimento della gravità del sottopeso

Tipologia

È possibile individuare due sottotipi di anoressia nervosa, a seconda che il paziente presenti o meno condotte di eliminazione che esulino dal normale rifiuto di cibo (quali vomito autoindotto, uso esagerato di lassativi, diuretici, o clisteri):

  • restrittivo, se non mostra elementi di tal genere;
  • con alimentazione compulsiva/autoliberatoria se invece manifesta tali comportamenti.

Come capire se si soffre di anoressia nervosa?

Una persona è affetta da anoressia nervosa se manifesta tutte e tre le caratteristiche che seguono:

  1. SOTTOPESO: tutte le persone affette da anoressia nervosa, per definizione devono essere sottopeso, cioè pesare meno di un Indice di Massa Corporea di 18,5. Il sottopeso deve essere il risultato della restrizione dell’apporto energetico rispetto al necessario.
  2. PAURA DI INGRASSARE: la seconda peculiarità dell’anoressia nervosa è rappresentata dall’intensa paura di prendere peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso. Tuttavia le persone affette da questo disturbo sono terrorizzate all’idea di “ingrassare” e pensano che il loro peso aumenterà in modo incontrollato se inizieranno a nutrirsi in modo normale.
  3. ECCESSIVA VALUTAZIONE DEL PESO E DELLA FORMA DEL CORPO: le persone basano la valutazione di sé in modo predominante su ciò che dice la bilancia; un aumento di peso porta a provare frustrazione e autosvalutazione mentre un calo di peso aumenta il senso di autocontrollo, di fiducia in sè e di autostima. L’insoddisfazione riguarda spesso alcune parti del corpo come il seno, la pancia, il sedere e le gambe, che sono considerate troppo grosse.

 

L’AMENORREA (mancanza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi) non è più necessaria per fare diagnosi, ma è un sintomo che deve comunque far sospettare la presenza di un disturbo alimentare se compare in una persona che restringe l’alimentazione.

L’indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI, dall’inglese body mass index) è un dato biometrico, espresso come rapporto tra peso e quadrato dell’altezza di un individuo ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma.

  • Lieve: IMC ≥ 17kg/m2
  • Moderata: IMC 16-16,99 kg/m2
  • Grave: IMC 15-15,99 kg/m2
  • Estrema: IMC < 15 kg/m2

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